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Bollo UE: che cos’è davvero e perché conta

La carta d’identità europea dei produttori alimentari

Hai mai notato quel piccolo ovale bianco con lettere e numeri stampato su molte confezioni di alimenti? È il Bollo CE - oggi più correttamente Bollo UE - e racconta molto di più di quanto sembri.

Cos’è il Bollo UE

Il bollo UE è un marchio sanitario obbligatorio per tutti gli stabilimenti che producono, trasformano o confezionano alimenti di origine animale (come carne, latte, pesce o uova) destinati al commercio in tutta l’Unione Europea. In pratica, è una licenza europea alla sicurezza alimentare: indica che lo stabilimento è autorizzato e controllato secondo standard comunitari.

In pratica, è una licenza europea alla sicurezza alimentare: indica che lo stabilimento è autorizzato e controllato secondo standard comunitari.

Nel caso di Cocai.food, significa che ogni mozzarella in carrozza o polpetta che produciamo proviene da un sito riconosciuto dalle autorità sanitarie europee, dove igiene, tracciabilità e controllo sono regole quotidiane, non slogan.

Come funziona

All’interno del bollo trovi:

  • il codice dello Stato membro (es. IT per l’Italia),
  • il numero identificativo dello stabilimento,
  • e la sigla CE o UE (si devono adeguare tutti i produttori alla nuova dicitura UE).

👉 Esempio:
IT 1234 UE = stabilimento italiano n. 1234 riconosciuto secondo le normative europee.

È un marchio che non può essere copiato o inventato: viene rilasciato solo dopo ispezioni ufficiali, verifiche documentali e prove di conformità sulle strutture, sui flussi di lavoro e sulle procedure di autocontrollo (HACCP, sanificazioni, tracciabilità, ecc.).


Cosa garantisce al consumatore

Per chi compra o mangia un prodotto con Bollo UE, il vantaggio è chiaro:

  • Sicurezza: lo stabilimento è sotto costante vigilanza veterinaria.
  • Tracciabilità: ogni lotto è rintracciabile fino all’origine della materia prima.
  • Standard comuni: le regole igienico-sanitarie sono identiche da Lisbona a Helsinki.
  • Affidabilità: il bollo non si ottiene una volta per tutte, ma si mantiene con controlli periodici.

In sostanza, è la firma ufficiale che garantisce che quello che metti nel piatto rispetta la stessa sicurezza alimentare di qualsiasi altro prodotto europeo.

Una curiosità storica

Il termine “Bollo CE” nasce quando la Comunità Europea (CE) introdusse nel 1992 un sistema uniforme di riconoscimento sanitario. Con il passaggio alla Unione Europea (UE), il simbolo è rimasto lo stesso, ma la sigla si è aggiornata: oggi si parla di “Bollo UE”, anche se nella pratica molti lo chiamano ancora “CE” per abitudine.

In sintesi

Il bollo non è solo un requisito burocratico: è un passaporto di qualità che permette ai prodotti di viaggiare in tutta Europa e ai consumatori di fidarsi di ciò che acquistano.

Per noi di Cocai.food, è anche un simbolo d’impegno: significa appartenere a una filiera che non teme i controlli, ma li considera parte del mestiere di chi lavora bene.